Ha voluto regalare un sorriso ai detenuti della casa circondariale “Ugo Caridi” una delegazione dell’Us Catanzaro 1929, che questa mattina ha voluto portare il proprio augurio per le festività natalizie e donare del materiale tecnico.
E’ stata la direttrice dell’istituto penitenziario, Angela Paravati, insieme al segretario generale Giuseppe Panaia e ai rappresentanti della Polizia penitenziaria, ad accogliere il direttore generale del club giallorosso Diego Foresti, il direttore sportivo Massimo Cerri, il tecnico Antonio Calabro, il team manager Michele Serraino e i calciatori Francesco Corapi, Felice Evacuo, Pasquale Fazio e Luca Verna.
“La visita del Catanzaro ha per noi una grande importanza – ha commentato la direttrice Paravati – sia per il momento difficile legato alla pandemia, sia perché le giornate a ridosso del Natale per i detenuti si velano di grande malinconia e di tristezza. La donazione di materiale sportivo ai detenuti ristretti nella struttura dimostra l’attenzione della società esterna verso il carcere, che è il presupposto della rieducazione e del reinserimento sociale. Il calcio in particolare, oltre ad essere lo sport più seguito dai detenuti, rappresenta un modello di regole e, in molti casi, di riscatto e di speranza, di alternativa alla devianza”.
Particolarmente soddisfatto il dg Diego Foresti: “Ringrazio per l’accoglienza la dottoressa Paravati, il segretario Panaia e tutto il personale della Polizia penitenziaria, che hanno reso possibile questa iniziativa che per noi ha rappresentato una occasione di grande arricchimento sotto il profilo umano. Siamo stati felici di poter visitare la struttura, incontrare i detenuti e poter rivolgere loro un piccolo gesto di solidarietà. L’Us Catanzaro, con il presidente Floriano Noto e tutte le sue componenti, punta ad essere sempre più presente nella comunità, tramettendo i valori del rispetto delle regole, del sacrificio come unica strada per ottenere risultati, dello spirito di squadra, del senso di appartenenza, che cerchiamo sempre di rappresentare, in campo e fuori”.